LA FAVOLA DEI CALDI E MORBIDI

monday 22 december 2014 at 12h20

Categorie : favole

Claude Steiner è uno psicologo analista transazionale noto per aver vinto il premio Eric Berne per la teoria "Economia della carezze". La favola dei caldi e morbidi parla proprio di quest'ultima teoria e di seguito vi introduco brevemente che cosa si intende con "carezza", uno dei concetti centrali e, a mio parere, più affascinati dell'Analisi Transazionale

Quando si parla di carezza si parla di un'unità di RICONOSCIMENTO,un segno del fatto che esistiamo e che l'altro esiste per noi. Il presupposto è che abbiamo un'istintiva "fame di stimoli" che nutriamo attraverso la ricerca di carezze. Similmente Bowlby parlava di un'innato bisogno di creare un legame di attaccamento, necessario alla propria sopravvivenza psicologica e fisica. Il modo con cui negli anni dello sviluppo riceviamo tali riconoscimenti, determinerà la nostra soddisfazione futura,come proviamo piacere, come recepiamo le carezze che ci vengono fatte. Dal riconoscimento degli altri dipende l'immagine che abbiamo di noi, la nostra esistenza nel mondo. Tuttavia, entro certi limiti, in mancanza di una stimolazione, si ricerca una sensazione spiacevole, che è preferibile alla totale assenza di riconoscimento. Nel tempo inoltre, come conseguenza di condizionamenti esterni a cui abbiamo deciso di aderire, limitiamo lo scambio di carezze, facciamo appunto economia di carezze.

Questa favola ci ricorda l'importanza che hanno le relazioni autentiche per il nostro benessere psicologico, relazioni in cui vi siano vicinanza, intimità e riconoscimento. Buona lettura!

C'era una volta, nel paese della fantasia, il villaggio di Raggio di Sole e di Luna Splendente. Nel villaggio tutti vivevano felici e contenti perché ogni abitante, grande o piccino, aveva con sé un sacchetto di caldi e morbidi, e quando s'incontravano se li scambiavano.I caldi e morbidi erano cosine piccole come il pugno chiuso di un neonato, di colore verde e avevano una proprietà: quando venivano regalati all'altro, egli si sentiva tutto caldo e morbido. Le persone erano soddisfatte della vita che conducevano e godevano di ottima salute. Tutti tranne la strega che viveva in cima alla montagna e si lamentava che nessuno andava da lei per comprare delle pozioni magiche.

Un giorno si travestì da persona per bene e scese al villaggio. Nel bosco incontrò Raggio di Sole che spaccava la legna, si scambiarono un saluto, e chiese informazioni circa lo stile di vita del villaggio. Tutti stavano bene grazie ai caldi e morbidi e allora la strega fece un'osservazione: "Ma non avete mai pensato che possono finire?". Detto questo, se ne andò e Raggio di Sole rimase in silenzio, perplesso perché questo dubbio non gli era mai venuto in mente. Riprese il suo lavoro e poi s'incamminò per tornare a casa. 

Vide da lontano i suoi figli: giocavano in giardino con i figli del vicino e si scambiavano i caldi e morbidi. E gli tornarono in mente le parole della strega. Dopo cena, quando i piccoli già dormivano, Raggio di Sole e Luna Splendente si ritirarono nella loro stanza e iniziarono a scambiarsi i loro caldi e morbidi. Ricordandosi nuovamente delle parole della signora incontrata nel bosco, Raggio di Sole ne parlò a Luna Splendente e insieme concertarono di parlare ai bambini l'indomani.Immaginatevi lo stupore dei bambini quando si sentirono dire: "Bambini, da questo momento in poi, fate attenzione ai caldi e morbidi, perché possono finire!". Ma si sa, come tutti i bambini , continuarono a farlo di nascosto dei grandi.

La voce si sparse nel villaggio, di porta in porta, e tutti, tranne i più piccini, cominciarono a essere avari di caldi e morbidi, fino al giorno in cui, per la prima volta, un abitante cominciò a sentirsi male, poi un altro ancora e ancora un altro; anche i bambini iniziarono ad ammalarsi e un uomo morì. La gente del villaggio, seriamente preoccupata, si rivolse alla strega per le sue pozioni magiche e lei che li aspettava da tempo, diede i loro freddi e ruvidi. Come del tutto simili ai caldi e morbidi, erano differenti per il colore, arancione, e quando venivano dati a una persona la facevano sentire tutta fredda e ruvida, ma non moriva.

La gente del villaggio imparò così a strutturare il proprio tempo scambiandosi pochi caldi e morbidi sempre con la paura di vederli finire e tanti freddi e ruvidi per non morire. Le notizie si sparsero per la vallata e così un bel giorno arrivò al villaggio un mercante: vendeva caldi e morbidi di plastica, del tutto simili a quelli autentici, per forma e colore, solo che quando venivano dati ad una persona, non la facevano sentire né bene né male. I saggi del villaggio si riunirono e stabilirono leggi con le quali indicavano le regole per lo scambio dei freddi e ruvidi e dei caldi e morbidi, di plastica e autentici.

Un giorno, una bellissima signora scese dal vento e si rivolse ai bambini: "Siete pallidi e malaticci. Cosa vi succede?”. I piccoli le raccontarono tutto l'accaduto e allora la fata, perché era proprio una fata, prima di andarsene li rassicurò: "Bambini, la verità è che i caldi e morbidi, quelli autentici, non finiscono mai. Più ne dai gratuitamente, più il sacchetto che hai con te ne è pieno."

Non si sa esattamente come andarono a finire le cose al villaggio di Raggio di Sole e di Luna Splendente. Se vinsero i grandi con le loro paure e le loro leggi, o i bambini che naturalmente sapevano la verità.

Dott.ssa Valentina Tulisso - Iscritta all'Albo degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia - n. 1472- P.I. 02745410304