I BAMBINI CI CAMBIANO. Essere papà e mamma nelle varie fasi di sviluppo

friday 24 october 2014 at 20h45

Categorie : seminari e convegni

Qualche settimana fa il Consultorio Familiare Udinese ONLUS ha organizzato un seminario dal titolo "I bambini ci cambiano: essere papà e mamma nelle varie fasi di sviluppo", che ha visto la partecipazione della dott.ssa Luciana Netti, psicologa psicoterapeuta e docente della Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica di Ravenna (Associazione per lo Sviluppo della Psicoterapia Psicoanalitica).

L'intervento della psicoterapeuta riguardava i cambiamenti ai quali i genitori vanno incontro nel momento in cui il proprio figlio viene al mondo. Cambiamenti non solo concreti, riguardanti la propria vita quotidiana, ma soprattutto cambiamenti psicologici, rispetto ai quali il genitore si riorganizza internamente seguendo lo sviluppo del bambino. Di seguito riassumo brevemente alcuni dei punti toccati dalla dott.ssa Netti.

  • Il primo cambiamento si realizza nel momento in cui la coppia decide di fare un figlio. Questo momento rappresenta il desiderio di allargare la propria esperienza, aggiungendo un tassello alla propria identità. Emerge il proprio passato e la propria storia familiare: si pensa alle esperienze positive, ai valori e ai modelli che si vogliono mantenere e a ciò da cui ci si vuole invece differenziare, creando uno stile familiare proprio. Si tratta di un processo di separazione - individuazione: ci separiamo dal passato per individuarci in qualcosa di nuovo. Il futuro genitore sa ciò che vorrà essere. Si crea un'immagine ideale, che la dott.ssa Netti paragona alla preparazione della cameretta: la scelta dei colori, la cura dei particolari, gli oggetti. La cameretta rappresenta proprio quello che la persona vorrebbe essere come mamma o papà.

  • L'altro cambiamento avviene alla nascita del bambino. Questo evento comporta un grande movimento di emozioni ambivalenti: gioia, paura, stanchezza, avvilimento, senso di protesta. La cameretta ideale è in realtà una cameretta pasticciata, in disordine, vissuta. La dott.ssa Netti parla di un ventaglio di emozioni e sensazioni che è importante accettare senza sentirsi inadeguati. Il cambiamento che il bambino impone è quello di ampliare la visione di se stessi: posso sentirmi felice e allo stesso tempo stanco, posso voler prendermi cura del mio bambino ma aver paura di non saper come fare, posso provare affetto e allo stesso tempo sentirmi in tensione per le sue richieste. È importante quindi – dice la dott.ssa Netti - ampliare l'accettazione di se stessi in tutti gli aspetti che l'esperienza fa conoscere, in tutti i sentimenti che l'esperienza ci fa sentire.

  • Infine, il terzo cambiamento riguarda lo stile relazionale dei genitori, a cui spettano compiti diversi. Compito della mamma è di entrare in risonanza con il bambino, di rispondere ai suoi bisogni e di creare il ritmo della giornata. Questa cornice favorisce lo sviluppo della relazione. Compito del papà, invece, è di rompere questa cornice introducendo una diversità, favorendo l'adattamento del bambino. Infatti, da subito il bambino può interagire con due pattern di comunicazione differenti; con fisicità, odori, giochi diversi. Questa novità è fondamentale per lo sviluppo del bambino che saprà adattarsi quando crescendo affronterà contesti differenti. È molto importante che la mamma favorisca l’introduzione di questa “diversità” e allo stesso tempo il papà dovrà sforzarsi nel portare il suo stile senza essere tagliato fuori.

nonni in questa riorganizzazione familiare rappresentano un fattore importante di sostegno, concreto ed emotivo, ma che può avere anche dei risvolti negativi. È fondamentale, infatti, che i nonni si mettano dietro ai propri figli lasciandoli andare avanti e facendoli fare la loro esperienza come genitori. Lo sguardo che gli devono rivolgere è di fiducia e sostegno. 

La crescita quindi è un cambiamento continuo, non solo per i bambini ma anche per gli adulti. Diventare genitori comporta un separarsi dalla propria famiglia; ampliare il ventaglio delle emozioni, accettandole e dando un nome a ciò che si sente; infine individuarsi. Secondo Sandler l'autonomia consiste nel trovare mezzi e modalità per cercare nuove soluzioni a tutti i sentimenti che la vita ci imponeL'autonomia non ha a che fare quindi con il “saper come fare”, ma con il sapersi destreggiare quando emergono sentimenti negativi. Questa è la chiave per il cambiamento e quindi anche della crescita.

 

Infine durante il seminario è stata presentata la Casa dei Piccoli, servizio offerto dal Consultorio, che si rivolge ai genitori e bambini dai 0 ai 3 anni. È un luogo di incontro, ascolto e confronto. Un luogo pensato per dare risposta alle domande dei genitori sullo sviluppo del proprio bambino ma anche rispetto ai propri vissuti legati a questi cambiamenti, allo scopo di sostenere la relazione tra genitore e bambino.

Dott.ssa Valentina Tulisso - Iscritta all'Albo degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia - n. 1472- P.I. 02745410304